mercoledì 23 maggio 2012

PMI, IL DIALOGO E’ IL SEGRETO DELL’ACCESSO CREDITO


     Gli Industriali di Varese rilevano limitazioni nei finanziamenti e altre restrizioni sul credito alle Pmi.
             La soluzione? Capire il linguaggio delle banche per migliorare il proprio rating aziendale.




Lo sviluppo e il successo delle piccole e medie imprese sono legati a doppio filo alla linfa di liquidità concessa dalle banche. Una regola, questa, che sta però rendendo la vita delle stesse imprese sempre più difficile. Anche in provincia di Varese. Restrizioni sui finanziamenti, spread in crescita, aumento delle commissioni: questi i risultati di un sondaggio condotto dall'Unione degli Industriali locale su un campione di 200 aziende associate.
Il credito è concesso, ma con fatica: il 58% delle aziende intervistate ha riscontrato, tra gennaio e marzo 2012, limitazioni nei finanziamenti richiesti. La stessa percentuale di imprese, poi, dice di non aver ricevuto comunicazioni sul proprio rating, e cioè sull'indice che ne misura l'affidabilità. Per molte imprese, poi, l'impatto sui prezzi è notevole: l'81% ha denunciato spread in crescita, mentre il 73% ha registrato un aumento delle commissioni richieste. Per contro, solo il 29% delle imprese interpellate ha evidenziato di aver ricevuto consigli dalle banche per migliorare la propria "reputazione" di fronte agli istituti di credito e solo il 28% conosce i fattori di giudizio che influenzano i livelli di rating assegnati.
Di certo, le difficoltà economiche nazionali e internazionali stanno mettendo a dura prova l'equilibrio di tutti, sia delle aziende, che delle banche. Il margine per "migliorare i rapporti", però, esiste. Lo Sportello Moratoria, ad esempio, aperto da poco da UNIVA, grazie anche al supporto professionale dei consulenti di FIM Credit sta registrando un ottimo riscontro.
Il punto focale resta la capacità, da parte delle aziende, di capire i parametri di valutazione degli istituti bancari. Un passaggio strategico, che necessita di un'esperienza approfondita. FIM Credit sa essere un interlocutore prezioso: una lunga presenza sul territorio ha permesso di sviluppare buoni rapporti con le banche e di conoscere e capire i criteri utilizzati per definire il merito creditizio di un’azienda. Per questo FIM Credit è in grado di affiancare le imprese nelle loro esigenze di ricerca di finanziamenti, con servizi integrati che uniscono uno studio attento della situazione aziendale alla scelta della strategia migliore per ottenere finanziamenti mirati.


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mercoledì 16 maggio 2012

PMI, TORNA LA FIDUCIA NEL CREDITO: IN RIPRESA LE DOMANDE DI PRESTITI E MUTUI

In lieve miglioramento le richieste di credito delle Pmi, che vogliono portare a termine i
propri obiettivi di sviluppo. Il mese di aprile 2012 segna un incoraggiante +5% sul 2011. 


Per far crescere un'azienda, ci vuole un ingrediente fondamentale: la fiducia. In se stessi e nelle proprie potenzialità produttive. Ma anche nel mercato del credito, per essere sostenuti a dovere. E proprio quest'ultima sta tornando ad aumentare: le Pmi che hanno chiesto un prestito o un mutuo sono aumentate del 5% nel mese di aprile, rispetto allo stesso periodo del 2011, con un +1,5% nei primi 4 mesi dell'anno.
Lo rileva uno studio su Eurisc, banca dati di Crif (società che gestisce un sistema di informazioni creditizie). Le Piccole e medie imprese, che siano societarie o individuali, tornano dunque a rivolgersi agli strumenti finanziari, invertendo una tendenza negativa durata fino a dicembre 2011.
Secondo le analisi, nei primi mesi del 2012, il 36% delle richieste riguarda prestiti fino a 5mila euro; quasi il 21% ha presentato una richiesta di finanziamento tra i 20 e i 50mila euro, mentre il 18% sta tra i 10 e i 20mila euro.
Un segnale positivo, anche se "contenuto": la crescita del primo quadrimestre 2012, infatti, è pur sempre inferiore dello 0,75% rispetto allo stesso periodo del 2011. Più profondo il divario rispetto al 2009, con un -8,3%. Segno che la strada della ripresa è ancora lunga e che la congiuntura economica globale intimorisce ancora le imprese. 

FIM Credit, da sempre all'avanguardia nella mediazione creditizia, offre alle imprese un sostegno professionale e puntuale, unendo una buona conoscenza degli istituti di credito presenti sul territorio ad un servizio di consulenza che coniuga un'attenta analisi della situazione aziendale allo studio della strategia migliore per ottenere i finanziamenti più consoni alle esigenze dell'impresa. Tutto con un unico obiettivo: una crescita solida e autentica.

mercoledì 9 maggio 2012

PMI, PIU' DI TRE QUARTI IN BUONA SALUTE


Secondo uno studio, il 76% ha chiuso i risultati netti d'esercizio con utili più o meno significativi. Non mancano però le difficoltà: 4 Pmi su 10 hanno più debiti che capitale sociale. 

Performance positive e dati negativi. L'incertezza che caratterizza la realtà economica e produttiva di oggi si riflette nei risultati produttivi e finanziari ottenuti dalle Pmi italiane.
La nota incoraggiante arriva dall'andamento del risultato netto di esercizio: più di tre quarti delle Piccole e medie imprese italiane (il 76%) lo ha chiuso con un utile più o meno importante, simbolo di un buono stato di salute dell'azienda.
I dati arrivano da una recente ricerca (di Eidos Parnter), che ha studiato i dati di bilancio di circa 7.200 aziende in tutta Italia.
Ma se molte Pmi cercano di resistere, e ci riescono, agli ostacoli di questo periodo economico, più di qualcuna si trova in difficoltà: secondo la stessa ricerca, quasi quattro Piccole e medie imprese su dieci (più del 38%) hanno chiuso l'ultimo bilancio con un indebitamento più grande del proprio patrimonio netto. In altre parole, tutto il capitale sociale e le riserve attribuite a vario titolo al patrimonio aziendale non bastano a compensare le esposizioni passive.
Consapevole di quanto sia importante, per tutto il tessuto economico locale e nazionale, la salute di ogni singola azienda, FIM Credit, società leader nella consulenza e nella mediazione creditizia, è pronta a sostenerle con strumenti volti alla riorganizzazione interna, come la costruzione di una corretta pianificazione finanziaria e l'assistenza nei principali processi decisionali.
I buoni rapporti maturati da FIM Credit con gli istituti creditizi del territorio consentono poi ai nostri esperti di consigliare alle imprese le migliori strategie per la richiesta di finanziamenti, ma anche di affiancarle, se lo desiderano, nello sfruttare i vantaggi offerti dalla nuova moratoria nazionale sui debiti.

mercoledì 2 maggio 2012

EXPORT IN CRESCITA: +2,8% NEL 2012


I dati di Unioncamere presentano uno scenario positivo per le imprese italiane.
                                              Bene il Nord-ovest, con la Lombardia “regione trainante”. 

I mercati esteri fanno sorridere le imprese italiane, nonostante la stretta economica contingente. La stima sulle vendite all'estero per il 2012 segna infatti un incoraggiante +2,8%. Il dato arriva dal Rapporto Unioncamere 2012, ed è pronto a essere presentato domani (3 maggio) a Roma.

Il clima economico difficile che avvolge tutto il Paese non sta dunque incidendo sulla capacità del sistema imprenditoriale di vendere all'estero. L'export regge. E la Lombardia fa la parte del leone nelle performance economiche del Nord-ovest italiano, che nel complesso si attende un incremento del 2,8% delle esportazioni, in linea con la previsione nazionale.
Poco più avanti, il Nordest e la Toscana, con una crescita attesa rispettivamente del 3,1 e del 3%, a fine anno. Indietro il Sud Italia, dove è prevista una crescita dell’export pari all’1,8%.

Ma se le imprese italiane dimostrano coraggio e determinazione, la principale barriera all'export resta, spesso, una dimensione aziendale non adeguata alle sfide che il mercato globale richiede. Lo afferma un'altra indagine di Unioncamere, sulle Pmi del settore manifatturiero, che segnala come 4 aziende manifatturiere su 10 non esportino.

Per supportare le Pmi nella valutazione e nell'espansione a livello internazionale, FIM Credit ha sviluppato una serie di servizi precisi e puntuali. Dall'analisi dei mercati esteri, per acquisire nuovi clienti in maniera strategica e utile allo sviluppo aziendale, allo studio di partnership con aziende straniere per creare sviluppo di reti di filiera ed economie di scala, fino alla cura di rapporti istituzionali internazionali, i consulenti di FIM Credit sanno consigliare ed affiancare le aziende per suggerire la migliore strategia di business oltre confine. 
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