martedì 27 marzo 2012

SE ACQUISIRE FA RIMA CON CRESCERE


 Assorbire un’altra azienda può rivelarsi un modo per svilupparsi, accrescere la capacità produttiva,   
              diversificare i prodotti e rafforzare la propria presenza sul mercato, anche oltre
                                                              confine e in settori complementari.

L'obiettivo primario di ogni azienda si chiama crescita. La realizzazione di risultati positivi, però, può non dipendere solo dall'eccellenza dei prodotti realizzati. Un'impresa oggi deve essere capace di intuire l'evoluzione del mercato e, se necessario, rinnovare il suo assetto. Un'operazione, quest'ultima, che non deve incidere per forza sulla struttura produttiva. Assorbire un'altra impresa, capace di integrare l'offerta aziendale complessiva con la sua tipologia di prodotti, può essere una valida soluzione. Acquisire può essere inoltre un modo per esplorare nuovi mercati, nazionali ed esteri, crescere in settori complementari ed integrare la filiera produttiva, innovare, sviluppare e consolidare la propria posizione nei confronti dei concorrenti.
I grandi esempi, anche internazionali, sono sotto gli occhi di tutti: una delle ultime più ampie acquisizioni aziendali vede protagonisti i colossi automobilistici Fiat e Chrysler.

Molte però anche le aziende più piccole che adottano l'acquisizione come strategia di sviluppo. Una filosofia che si estende oltre confine: secondo alcune ricerche, almeno 15 aziende italiane hanno rilevato concorrenti estere in difficoltà tra il 2008 e il 2011. Aziende, tra l'altro, che rientrano nella categoria delle PMI e che, sfruttando marchi collaudati ma in difficoltà, hanno potuto rafforzare la propria presenza sui mercati esteri.

Dentro o fuori dai confini nazionali insomma, a volte la soluzione più idonea per lo sviluppo di un'azienda, anche medio-piccola, è acquisire un'impresa e rimodellarla a seconda delle proprie esigenze piuttosto che avviare una nuova attività da zero, soprattutto in un momento delicato come quello attuale dove, in talune situazioni, chi ha visione di medio periodo e progetti interessanti può subentrare nella gestione di aziende in difficoltà cogliendo una grande opportunità di mercato e aggregazione.

Ogni acquisizione, però, presenta passaggi delicati. Per questo FIM Credit, grazie alla specializzazione del suo ramo Advisory in operazioni di "Merger & Acquisition", si pone come sostegno di grande professionalità.
FIM Credit aiuta ogni azienda a gestire con successo le molteplici implicazioni e criticità derivanti dal processo di acquisizione di un'altra impresa, a cominciare dalla ricerca dei target più idonei da acquisire fino al supporto nelle diverse fasi della transazione, dalla due diligence al monitoraggio dei passaggi formali del processo, contrattualistica compresa. L’obiettivo: individuare e concretizzare le migliori condizioni di acquisto per un’azienda, offrendo competenza ed efficienza. 

giovedì 22 marzo 2012

FONDI di PRIVATE EQUITY e VENTURE CAPITAL: UN’IMPORTANTE OPPORTUNITA’ di SVILUPPO PER LE PMI


La Provincia di Varese all’ottavo posto a livello italiano per numero di operazioni perfezionate negli ultimi anni. Cedere quote aziendali a un Fondo per far crescere la propria azienda può rappresentare una risorsa innovativa e complementare ai finanziamenti bancari. FIM Credit mette a disposizione delle PMI la propria esperienza

La linfa che fa funzionare le imprese, si sa, sono i capitali, siano essi di rischio o di debito. Sono lo strumento principe per far decollare e consolidare ogni business in qualsiasi suo aspetto. Il contesto attuale, però, rende a volte difficile accedere al credito gestito dagli istituti bancari, così come è sempre più complesso che degli investitori privati si avvicinino al mondo dell’impresa.
Non è da escludere, quindi, un alleanza delle Piccole e Medie Imprese con gli investitori istituzionali in capitale di rischio. Un'operazione che si traduce, ad esempio, nella cessione, anche temporanea e secondo determinati accordi, di quote aziendali a un Fondo di Investimento, con un unico obiettivo: lo sviluppo, la crescita, il consolidamento o la ristrutturazione del business con la stabilizzazione dei flussi di cassa generati dall’impresa.
Queste operazioni, dette anche di Private Equity, sono già diffuse tra alcune imprese del territorio, tanto che hanno portato Varese all'ottavo posto, tra le province italiane, per numero di operazioni effettuate tra il 2005 e il 2011: una ventina di imprese hanno aperto il loro capitale a investitori professionali secondo quanto reso noto dalla stessa Unione degli Industriali.
Gli investimenti in capitale di rischio possono rappresentare dunque una leva competitiva complementare, utile a rafforzare il patrimonio delle imprese e a stendere un'efficace pianificazione finanziaria, oltre che a migliorare i rapporti con il mondo bancario e finanziario.
Secondo alcune rilevazioni, nel territorio varesino le operazioni sono state prevalentemente di maggioranza, principalmente operazioni di buy out e di expansion capital, con una quota residuale per il replacement ed il turnaround. Le aziende coinvolte sono soprattutto del settore manifatturiero, ma anche dei trasporti, della grande distribuzione e dell'ICT.


FIM Credit, grazie alla specializzazione del suo ramo Advisory, è in grado di affiancare al meglio ogni impresa nella ricerca di finanziamenti, capitali e investitori di ogni tipo.
Che si tratti di capitale di debito o di rischio, i consulenti FIM Credit aiutano a valutare le potenzialità di sviluppo, a pianificare e a intervenire in modo rapido per favorire gli interessi aziendali. FIM Credit, inoltre, è in grado di sviluppare un'efficace mediazione e ricerca di capitali per il finanziamento di aziende e progetti, grazie a relazioni consolidate con Istituti di Credito, Fondi di Investimento, Istituzioni, Enti di Garanzia, Investitori Corporate e Business Angels.
FIM Credit ha a cuore la crescita e lo sviluppo di tutte le aziende: per questo si impegna a seguire la ricerca di capitali e finanziamenti in ogni fase, dagli incontri iniziali con i vertici aziendali per determinare gli obiettivi e la tipologia di finanziamento, passando per la realizzazione di un Business Plan ad hoc e alla negoziazione con le controparti selezionate, fino alla firma dei contratti ed al monitoraggio dell’integrazione post operazione.
Far arrivare all'impresa i capitali richiesti e necessari: questo è l'obiettivo di FIM Credit, sempre a fianco di ogni azienda. 

mercoledì 14 marzo 2012

PASSAGGIO GENERAZIONALE: UN’OCCASIONE DI CRESCITA DA SFRUTTARE


Sono molte le piccole e medie imprese dove l’impronta familiare e dell’ imprenditore caratterizza tutta
l’attività. Affidare l’azienda ai figli o a parenti più giovani quando arriva il momento può rivelarsi
rischioso, ma anche un’occasione di crescita e di successo se affrontata nel modo giusto.


Si parla spesso di passaggio di testimone. Un'immagine efficace, ma forse non abbastanza per capire cosa vuol dire, in un'impresa a conduzione familiare, lasciare le redini ai più giovani.
C'è molto più di una "testimonianza" nell'affidare ai propri figli o parenti una realtà aziendale che molti imprenditori spesso vivono non solo come un lavoro, ma come una passione. C'è un "patrimonio" di conoscenze che va oltre le strutture organizzative.

E in provincia di Varese è una sensazione che si conosce molto bene. Nella realtà varesina più di 70 imprese hanno superato il secolo di attività, e oltre 60 quelle che hanno festeggiato 50 anni di esercizio. Gli esempi positivi di aziende alla terza o quarta generazione non mancano. Ma già qualche anno fa alcuni di Banca d'Italia indicavano come solo il 30% delle imprese italiane arrivasse alla seconda generazione. Il cambio della guardia resta quindi un momento delicatissimo. L'obiettivo è individuare gli strumenti giusti per far sì che la successione generazionale alla guida dell'azienda abbia in sé reali prospettive di crescita.
Un proposito non facile e, soprattutto, non scontato.

Per questo FIM Credit, grazie al ramo Advisory, offre un servizio dedicato al passaggio generazionale. I consulenti di FIM Credit rappresentano per l'imprenditore un valido supporto esterno, mettendo a disposizione molteplici strumenti operativi di analisi, monitoraggio, formazione e soluzioni diversificate per un'ottimale gestione della successione.
Il rischio è tangibile: un'azienda organizzata intorno a un modello di conduzione accentrato potrebbe avere delle difficoltà a cambiare impronta.

FIM Credit valuta tutto ciò che è tipico dell'azienda: dai valori alla base del business familiare all'analisi di patrimonio, professionalità e competenze.
Elabora poi con l'impresa un progetto strategico aziendale, economico e familiare, per un passaggio condiviso e graduale di mansioni e responsabilità.
Dopo la messa in atto del progetto, resta a fianco delle imprese per le fasi di verifica e controllo.

Il tutto per ottimizzare le logiche amministrative, fiscali, legali e giuridiche nella gestione del patrimonio familiare in una chiave di successione, ma anche per ridurre al minimo l'impatto sulla gestione aziendale e sugli stessi risultati economici d’azienda.
Superare quindi modelli di gestione verticalizzata e accentrata, ma anche preoccupazioni e timori legati all'invecchiamento. Solo in questo modo il passaggio generazionale diventa un'occasione di crescita e ulteriore successo per ogni impresa, da cogliere senza timore. 

mercoledì 7 marzo 2012

Sì ALLA MORATORIA SUI DEBITI, MA SOLO PER NUOVI FINANZIAMENTI


                    Dopo l’approvazione dell’accordo tra Abi, Governo e associazioni di categoria,
                                 ecco i termini della nuova moratoria su mutui e debiti delle Pmi.
                    Esclusi i finanziamenti che hanno già usufruito dei provvedimenti precedenti.

Rinnovata sì, ma con riserva: la moratoria sui debiti e mutui delle PMI è stata approvata da Governo, Abi e associazioni di categoria. Riguarderà però solo le linee di credito che non ne hanno già usufruito in precedenza, ovvero nei provvedimenti del 2009 e del 2011.
Fatta salva questa premessa, la nuova moratoria promette di essere uno strumento a favore delle aziende con l'obiettivo, com’è scritto nel documento di accordo, “di assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per le imprese che, pur registrando tensioni, presentano prospettive economiche positive”.

Il termine ultimo di presentazione delle domande è il 31 dicembre 2012. Le imprese potranno avvalersi di tre misure: una sospensione dei finanziamenti, un allungamento degli stessi, oppure la richiesta di un finanziamento proporzionale all'aumento di capitale.

Nel primo caso è prevista la sospensione per 12 mesi dei mutui, mentre per i canoni leasing si potranno sospendere i pagamenti della quota capitale per 12 mesi (leasing immobiliare) o sei mesi (leasing mobiliare), con la possibilità di accordo retroattivo per un massimo di 90 giorni.

Nel secondo caso è possibile richiedere l'allungamento della durata dei mutui, con una proroga fino a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine.

Infine, grazie alle agevolazioni fiscali contenute nel cosiddetto decreto “Salva Italia”, la moratoria vuole sostenere le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale: in questi casi, le banche potranno concedere finanziamenti proporzionali all'aumento di capitale.

FIM Credit ha assistito sapientemente le aziende che hanno fatto richiesta di adesione alla moratoria nelle due precedenti edizioni, ed è pronta a rifarlo seguendo la pratica dalla predisposizione della domanda per l’Istituto di credito, all’accoglimento e attuazione del provvedimento.

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