mercoledì 20 aprile 2011

UNA FOTO ALLE PMI, TRA CRESCITA E INNOVAZIONE

Un sondaggio di Confindustria anticipa uno studio di settore:
si può ancora crescere, specie sui mercati esteri.

Le imprese italiane non si sono perse d’animo in questi ultimi anni. Ma possono fare ancora molto per crescere. Lo rivela un sondaggio realizzato dal Centro studi di Confindustria su un campione di 508 Pmi associate. Le percentuali sono incoraggianti: il 74,4% dei partecipanti ha fatto innovazione di prodotto negli ultimi cinque anni; il 63,8% ha innovato l’organizzazione dei lavori e quasi il 70% i processi di produzione.
Il fronte su cui lavorare resta l’allargamento dei mercati: solo un terzo delle imprese si confronta sulle piazze estere, mentre le altre operano sul mercato nazionale o su quelli regionali.
Crescere, dunque, è possibile. Gli imprenditori di oggi non sono solo titolari dell’azienda, ma uomini e donne in prima linea nell’innovazione. «Ormai tra di noi c'è la consapevolezza che dobbiamo crescere. Anzi, siamo vocati alla crescita, la nostra cultura si è modificata», ha detto lo stesso presidente della Piccola Industria, Vincenzo Boccia

La ricerca anticipa uno studio più approfondito che sarà presentato il 6 maggio prossimo, al Comitato centrale della piccola industria.

FIM Credit, con la sua professionalità, si mette a disposizione delle aziende in modo completo. Se l’innovazione è una delle chiavi fondamentali per una crescita di successo, FIM Credit saprà suggerirvi le strategie finanziarie e comunicative più consone alla vostra impresa. Dall’elaborazione di business plan al check up finanziario, fino alla gestione ottimale delle linee di credito, FIM Credit ha l’esperienza per permettervi di sfruttare al meglio il potenziale della vostra impresa.

martedì 19 aprile 2011

FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO PER LE AZIENDE:
Luoghi Comuni e Possibilità

Con questo articolo intraprendiamo un percorso che vuole comunicare con voi sui delicati temi della progettazione e dell'internazionalizzazione.

Non pretendiamo di essere esaustivi e troppo tecnici con questi articoli, ma vorremmo stimolare la vostra curiosità e le vostre riflessioni ed eventualmente avere occasione di approfondire i temi sulla base delle problematiche e delle progettualità delle vostre aziende.

Il finanziamento a fondo perduto non è un sogno, ma neanche un'occasione di avere soldi senza sforzo.

Ecco alcune parole chiave:

ANTICIPARE: vi interessa un finanziamento europeo? Bisogna prepararsi a progettare oggi per azioni che non partano prima del 2012.

PROGETTARE: non è sufficiente un'idea vaga di cosa si vorrebbe far finanziare, ma un business plan dettagliato del progetto.

CONDIVIDERE: nei progetti il nuovo modo di concepire lo sviluppo incentiva le imprese a condividere idee e mettere insieme risorse. Le vostre proprietà intellettuali saranno tutelate (ci sono precise regole a proposito), ma condividerle consentirà di raggiungere risultati ancor più importanti e capaci di affrontare il mercato globale.

FARE RETE: quindi è fondamentale conoscere partner, fare rete e capire con chi e come posizionarsi in un'ipotetica nuova filiera che possa offrire al mercato il prodotto più completo e competitivo possibile.

martedì 12 aprile 2011

La BCE verso l'aumento dei tassi: credito PMI a rischio

Uno studio di Confindustria: rialzo dell’1% sui finanziamenti fino a un milione di euro e 600
milioni di euro di interessi passivi in più da gennaio 2012. Cresce l’importanza di affidarsi a un
mediatore creditizio serio, anche per rinegoziare le condizioni di credito.

La decisione ufficiale è prevista per giovedì 7 aprile, ma analisti ed esperti sono concordi: è praticamente certo l’aumento del costo del denaro da parte della Banca centrale europea. I tassi d’interesse, d’altra parte, sono fermi all’1%, minimo storico, ormai dal maggio 2009.
Ma la decisione dell’Eurotower potrebbe avere non pochi effetti sui bilanci delle Pmi. Secondo uno studio di Confindustria, entro fine 2012 le imprese potrebbero trovarsi davanti rincari dell’1% per i finanziamenti sotto il milione di euro.
Quello di giovedì dovrebbe essere il primo di quattro ritocchi da un quarto di punto, pianificati dalla Bce da qui a fine 2012, con uno spread costante al 2,2%. Una manovra resa necessaria dall’aumento dell’inflazione, ai massimi dall’ottobre 2008.

E per le piccole e medie imprese, rete fondamentale dell’economia italiana, come andrà a finire? Interessi passivi per 600 milioni di euro già da gennaio 2012, stima il Centro studi di Confindustria. E un conto complessivo che potrebbe arrivare, nel medio termine, a 3,2 miliardi di euro di interessi passivi.
Di certo le Pmi, oggi più che mai alle prese con rincari delle materie prime, potrebbero avere maggiore difficoltà nell’accesso al credito.

Per questo FIM Credit si pone al fianco di ogni realtà imprenditoriale con la propria professionalità. FIM Credit è un partner affidabile e autorevole per relazionarsi con Istituiti Bancari ed Enti di Garanzia per soddisfare le proprie esigenze di credito a condizioni privilegiate, nonostante le difficoltà esterne.
I servizi integrati offerti da
FIM Credit consentiranno alla vostra azienda di sfruttare al meglio tutto il proprio potenziale.

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